L’infezione da HPV umano è l’infezione sessualmente trasmessa più diffusa a livello mondiale. Evidenze sperimentali ed epidemiologiche dimostrano che l’infezione persistente da HPV è causa necessaria del cervico-carcinoma e delle sue lesioni pre-cancerose.
Il cervico-carcinoma è la seconda neoplasia maligna per incidenza e mortalità nelle donne in tutto il mondo.
Ogni anno 275.000 donne muoiono a causa del tumore del collo dell’utero, la seconda patologia più diffusa nel mondo. Il tumore cervicale si può prevenire facilmente, se la malattia o il virus che lo causano sono identificati in uno stadio iniziale. Le donne possono evitare di esporsi al rischio di sviluppare il tumore del collo dell’utero sottoponendosi al test per l’infezione da Virus del Papilloma Umano (HPV, Human Papillomavirus).
I genotipi genitali di HPV sono definiti ad “alto rischio” o “a basso rischio” a seconda della loro oncogenicità.
In generale, i genotipi 16 e 18 dell’HPV sono associati al 71% ca. dei casi di tumore cervicale, mentre il genotipo 45 dell’HPV è associato a ca. il 6% degli altri casi di tumore della cervice uterina.
Come posso contrarre l’HPV?
L’HPV è un virus diffusissimo e l’80% della popolazione ne entra in contatto almeno una volta nella vita. Questo virus si trasmette attraverso il contatto intimo pelle contro pelle, generalmente per via sessuale. Una volta contratto, il virus può restare inattivo e non causare alcun tipo di problema, continuando ad esistere indisturbato nel nostro organismo. L’HPV infatti può rimanere silente nelle cellule cervicali per mesi o addirittura per anni senza essere rilevato, a meno che non si attivi e causi la formazione di cellule anormali. Pertanto è molto importante eseguire il test HPV a intervalli regolari.
Pap test e HPV – DNA – per una corretta diagnosi
La visita periodica dal ginecologo prevede una serie di controlli, tra questi anche l’esecuzione del test per evidenziare eventuali alterazioni cellulari del collo dell’utero. Una volta prelevato un campione di cellule cervicali viene inviato al laboratorio, dove viene esaminato al microscopio per rilevare se ci sono dei cambiamenti visibili. Se le cellule risultano anormali, bisognerà ripetere il Pap test o eseguire un altro esame, la colposcopia. Quindi, rilevate le cellule anormali, possono essere rimosse prima dello sviluppo del tumore.
Tuttavia il Pap test non rileva direttamente la presenza dell’HPV e il suo risultato dipende dalla qualità del campione di cellule prelevate e dal livello di esperienza della persona che lo esamina. Talvolta Pap test negativi ad una successiva rilettura presentano cellule anormali (cosiddetti falsi negativi) diversamente prelievi definiti anormali risultano invece essere privi di significato patologico (falsi positivi).
Il test HPV-DNA si focalizza, invece, sulla ricerca dei ceppi di HPV ad alto rischio che sono ritenuti i maggiori responsabili delle lesioni intraepiteliali di alto grado.
La combinazione dei due test, PAP Test e HPV-DNA, offre alla paziente la massima garanzia per una indagine ancora più accurata e sicura.